Il 15 ottobre è stato l’anniversario della nascita di Augusta Dejerine-Klumpke (160 anni). Le Wins hanno organizzato, insieme agli storici e scienziati dell’ICM (ICM Institute for Brain and Spinal Cord), una giornata di approfondimento e una mostra all’ICM a Parigi.
La giornata è stata anche sponsorizzata dalla FENS.
Accompagnate da amici e sostenitori, il 14 ottobre ci siamo imbarcate in questa avventura, alla volta di Parigi.
L’idea è nata durante la nostra visita alla Collezione Dejerine (chiusa al pubblico) il 21 giugno 2018. (link) . Con la collaborazione di Annalisa Plaitano, abbiamo incontrato la responsabile dell’archivio, Éloïse Quétel, che ci ha mostrato tutti i documenti, cartelle cliniche vetrini e fotografie, conservate nella collezione. Con l’aiuto di Jacqueline Mikol ci siamo addentrate nel mondo Dejerine. Osservare tutti quei reperti preziosi ci ha riportato alla mente lo scopo di Augusta Dejerine- klumpke: ogni suo disegno, ogni sua segnalazione era volta al futuro, che potessero essere di insegnamento e di ispirazione alle future scienziate e futuri scienziati. Così abbiamo cominciato a pensare ad un evento per celebrare questa, ahimè, dimenticata scienziata e valorizzare il suo lavoro.
Un percorso durato un anno.
Incredibilmente la disponibilità dell’Auditorium ci è stata offerta da Jean Todt, presidente della FIA e vicepresidente dell’ICM! (Tiziana Metitieri – come fan di Formula 1 – gli ha scritto audacemente).
La giornata si è svolta con due simposi e una mostra.
Il primo simposio, moderato da Claudine Hermann, si è concentrato sulla figura di Augusta Dejerine-Klumpke. Michel Fardeau, Jacques Poirier e Jacqueline Mikol ci hanno illustrato la vita e il lavoro di Augusta. Augusta Marie Déjerine-Klumpke, intrapresa la carriera scientifica, riuscì a esercitare la professione medica in ospedale e a diventare un’eccezionale neurologa e neuroanatomista, che ha dato il suo nome a una particolare lesione delle parti inferiori del plesso brachiale (Paralisi di Klumpke). La sua fu una vita scientifica intensa, costellata da innumerevoli premi e riconoscimenti: il premio Anatomy per l’insegnamento gratuito nel 1878-1879, il premio Godard dell’Accademia di Medicina nel 1886; la medaglia d’argento dalla Facoltà di Medicina di Parigi e il premio Lallemand della prestigiosa Académie des Sciences per la tesi di dottorato nel 1890; una prima Legione d’onore per i suoi studi scientifici nel 1913 e una seconda nel 1921 con il grado di Ufficiale per il suo grande lavoro nella cura dei soldati feriti durante la guerra. Fu la prima donna a diventare presidente della Società francese di neurologia, nel 1914. Nonostante tutti i meriti e riconoscimenti, era una donna timida e riservata, ma era in grado di combattere per le proprie idee e convinzioni se lo riteneva necessario. Nei dibattiti e nelle controversie interveniva con voce esitante, poi a poco poco il tono si faceva più alto. Con logica ferrea e prove inoppugnabili a ogni attacco rispondeva con un contrattacco. I coniugi Dejerine sono ricordati soprattutto per la stesura del loro manuale neuroanatomico, fondamentale per la neuroanatomia dell’epoca. Nonostante il nome di Augusta sul libro sia in piccolo, gli storici francesi concordano nel ritenere che la stesura sia più opera di Augusta che del marito.
Il ruolo rivestito da Augusta nel laboratorio aveva pari dignità di quel del marito ed è stato consacrato anche da una vignetta dell’epoca.
Per approfondire la storia di questa incredibile neuroscienziata visita la pagina a lei dedicata: link
Il secondo simposio, moderato da Yves Agid, ha approfondito l’eredità scientifica dei Dejerines. Olivier Walusinski ha approfondito la carriera degli studenti dei coniugi Dejerines, mentre Stéphane Lehéricy ha illustrato le tecniche moderne della neuroanatomia.
La giornata si è conclusa con l’esposizione di 3 casi clinici seguiti da Augusta Dejerine-Klumpke. Éloïse Quétel ha raccontato i tre casi mostrando al pubblico tutto il materiale raccolto e conservato nella collezione Dejerine: cartelle cliniche, vetrini e fotografie.
Inoltre Olivier Walusinski, entusiasta della giornata, ha portato in esposizione tutto il materiale storico originale della coppia Dejerine in suo possesso.
Il gruppo francese dell’ICM ha così commentato la nostra giornata:
“la vostra idea intorno ad Augusta ci è talmente piaciuta che abbiamo deciso di consacrare il nostro prossimo colloquio annuale di storia delle neuroscienze all’ICM al tema delle donne neuroscienziate.”
Venerdì 13 dicembre 2019 a Parigi, all’ ICM la Salpetrière, la nostra Tiziana Metitieri è stata invitata al colloquio annuale, dove terrà una comunicazione su Rita Levi Montalcini. (Link programma).
È stata dura arrivarci ma è stata una giornata memorabile.